PREVISIONE PER VENERDÌ 22 GIUGNO 2018
Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC venerdì 22 giugno 2018
IN BREVE:
Un marcato fronte freddo attraverserà le regioni adriatiche italiane da Nord a Sud, provocando lo sviluppo di numerosi temporali su queste zone. Al mattino i temporali sono probabili tra le basse pianure del triveneto e l'Alto Adriatico. Successivamente si sposteranno, tra la tarda mattinata e le ore centrali, verso la Romagna, le Marche e in generale l'Appennino Settentrionale. Nel pomeriggio scenderanno infine verso Sud coinvolgendo Toscana interna, Umbria, Abruzzo, Molise e solo in serata la Puglia ( Salento escluso). Su tutte queste zone sono possibili locali forti temporali con possibilità di grandinate con chicchi anche di medie dimensioni, qualche isolato downburst, piogge localmente eccessive ( possibili picchi >80 mm/24h) e trombe marine/landspout. La situazione è al limite con un livello di rischio 2, che però si è preferito non emettere: le ragioni sono spiegate nella discussione. Tra la tarda mattinata e il pomeriggio inoltre sono probabili isolati temporali anche tra Friuli Occidentale, Veneto e Lombardia. Si svilupperanno sulla fascia prealpina e poi potranno localmente scendere in pianura: almeno uno/due celle potrebbero evolvere in supercella e causare grandinate di medio-grosse dimensioni e downburst. Maggiori dettagli nella discussione. In serata alcuni temporali potrebbero svilupparsi anche in Piemonte, specie nelle zone meridionali.
FENOMENI ATTESI:
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.
Forti piogge | Grandinate | Forti venti | Tornado | |
Coste trivenete, Romagna, Appennino Settentrionale, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia Centro-Settentrionale |
1 | 1 | 1 | 1 |
Friuli Occidentale, Veneto, Lombardia |
0 | 1 | 1 | 0 |
Altre zone a livello 0 |
0 | 0 | 0 |
DISCUSSIONE:
Regioni adriatiche...
L'atmosfera in queste zone sarà moderatamente instabile con CAPE pari a 1000/2000 J/kg e LI pari a -3°/-6°, grazie al Mar Adriatico caldo. In quota inoltre sarà presente la corrente a getto che causerà elevati valori di DLS, fino a 30 m/s sull'Alto Adriatico. I temporali si svilupperanno a partire dalla Venezia Giulia e Istria, laddove la Bora, in entrata dalla porta di Trieste e Fiume, inizierà ad interagire con le masse d'aria miti sull'Adriatico. Man mano che la Bora avanzerà verso Sud-Ovest causerà lo sviluppo di temporali. Arrivata sull'Appennino la Bora andrà in sollevamento orografico e causerà lo sviluppo di temporali lungo la fascia appenninica settentrionale. Successivamente la Bora scenderà verso Sud lungo l'Adriatico causando lo sviluppo di altri temporali fino alla Puglia. I temporali potranno organizzarsi in QLCS e MCS: generalmente comunque strutture multicellulari. Lo sviluppo di supercelle non è escluso: tuttavia la situazione sembra essere abbastanza disordinata con numerose celle e questo rende più difficile la loro formazione. Sono possibili grandinate con chicchi di medie dimensoni ( <4 cm di diametro), qualche downburst isolato, piogge eccessive ( specie sulla fascia appenninica e lungo convergenze di venti persistenti) e trombe marine/landspout. Non è stato emesso un livello 2 in quanto l'energia potenziale disponibile alla convezione è abbastanza contenuta, si svilupperanno molte celle che tenderanno a disturbarsi a vicenda e l'ingresso del fronte sembra asimmetrico ( il crollo della theta-e avverrà solo a partire dalla serata, varie ore dopo il transito dei temporali).
Lombardia, Veneto, Friuli Occidentale...
In queste zone c'è un setup davvero interessante. La Bora infatti tenderà a ruotare a Scirocco su queste zone e a spingere le masse d'aria miti precedentemente sull'Alto Adriatico verso la fascia prealpina. Sulle Alpi tuttavia sarà già presente aria estremamente secca e più fredda portata dal fronte: si svilupperà quindi una marcata dry line sulla fascia prealpina dal Canton Ticino a Tolmezzo. Sulla fascia pedemontana e di pianura lombarda il CAPE dovrebbe essere attorno a 1000 J/kg con DLS elevato attorno a 25/30 m/s. L'innesco sarà probabilmente determinato dal sollevamento orografico dello Scirocco sulle Prealpi e dal sollevamento dinamico lungo la dry line, oltre che dall'ingresso delle isoterme più fredde in quota ( -18°C a 500 hPa). I temporali dovrebbero essere abbastanza isolati e con asse decisamente obliquo per i forti venti in quota da Nord-Ovest: scesi in pianura, le celle potrebbero evolvere in supercelle. Sono probabili alcune grandinate, nel caso di supercelle forse anche con chicchi di medio-grosse dimensioni ( 5-6 cm di diametro). Sono possibili anche downburst per l'aria molto secca alle medio-alte quote. La formazione di tornado mesociclonici sembra non essere favorita, tuttavia non è da escludere totalmente.
C'è da evidenziare infine che ECMWF vede la dry line più marcata di GFS, con valori di CAPE che secondo ECMWF arriverebbero fino a 1500 J/kg. Inoltre ECMWF vede la zona più favorevole allo sviluppo di supercelle tra Veneto e Est Lombardia, mentre GFS solo sulla Lombardia Centro-Occidentale. Essendo la situazione molto delicata e legata alle effettive dinamiche di ingresso del fronte, si è preferito porre tutte le zone ugualmente a livello 1.
Emessa giovedì 21 giugno 2018 alle ore 13:20 UTC
Autore: DE MARTIN
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