PREVISIONE PER MARTEDÌ 14 APRILE 2020

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di martedì 14 aprile 2020  

IN BREVE

Un estesa circolazione depressionaria di estrazione artico marittima, seppur con una piccola componente continenatale (vedasi previsione 13 Aprile), muoverà dai comparti centro-orientali europei ai settori Balcanici inglobando il NE del dominio previsionale e il mar Adriatico centro-settentrionale. L'entrata risulterà per lo più marginale e veloce a causa di un modesto promontorio anticiclonico , ben consolidato sul bacino Mediterraneo centro-occidentale,  ma sufficiente ad innescare una debole circolazione alla mesoscala, prettamente ad innesco orografico, tra Veneto e Friuli. Tale, seguita dallo scorrimento di una modesta traccia frontale fredda sui piani isobarici di medio-alta troposfera e successivamente nei piani di medio-bassa tramite un intenso flusso di bora, permetterà lo sviluppo di locale, ma anche modesta attività convettiva e temporalesca.I fenomeni interesseranno dapprima le Alpi Giulie e settori Friulani/Sloveni entro la mattinata, successivamente Istria, costa e Pianura Veneto/Friulana e, infine, Prealpi Veronesi e Bresciane. Debole e locale atività termoconvettiva sara possibile su Sardegna centrale. Saranno possibili addensamenti cumuliformi e attività convettiva anche su centro Italia in moto verso SE ma senza fenomeni rilevanti a causa della mancanza degli indici temporaleschi essenziali.

Nella zona a livello 0 del NE i rischi saranno legati alla possibilità locali, ma anche moderate (>30/35nodi), raffiche convettive sottoforma di dry-downburst e deboli grandinate. Su tutto il territorio interessato si è deciso di  emettere un livello di rischio 0 a causa di un entrata troppo marginale nonostante in qualche zona il setup si dimostri propenso allo sviluppo di attività più organizzata specie tra Triestino e  pianura Friulana. Poco probabili, ma non esclusi, eventi vorticosi in sede marina lungo la costa Dalmata e con probabilità esigue lungo la costa Veneta centro-meridionale.

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

 NE livello 0

  0 0 0**

Sardegna

0      
Adriatico     0*

*trombe marine **solo costa Veneta

DISCUSSIONE 

Entro la mattinata una modesta circolazione alla mesoscala andrà a chiudersi tra Veneto e Friuli richiamando una modesta ventilazione da SE lungo tutto il bacino Adriatico. A tale ventilazione sarà attribuibile un consistente aumento dei valori di dew-point e in modo marginale di PWAT ( rispettivamente nell'ordine di 8/11˚C , per il DP, e 19/20mm , per il PWAT). La componente da SE, unita ad una componente decisamente più umida richiamata da SW andrà a concentrare una modesta quantità di umidità e energia a ridosso del profilo prealpino Friulano e in parte Veneto orientale. Entro la fine della mattina la traccia frontale fredda, prima citata,  inizierà a forzare i valore i CAPE nelle zone dove la concetrazione mattutina è stata più corposa portando ad una rapida e modesta destabilizazzione della colonna d'aria. I valori di Surface-based CAPE saranno nell'ordine dei 400/500J/kg mostrando buone predisposizioni nei bassi strati. Anche il forcing in quota, operato dallo scorrrimento del ramo discendente di Jetstream, creatosi grazie alla presenza del promontorio alto pressorio presente ad W, non sarà trascurabile e porrà i suoi effetti maggiori tra Friuli e costa Istriana dove i valori di windshear speed risulteranno molto sostenuti con DLS>50/55 nodi. I fenomeni che deriveranno dall'entrata frontale risulteranno per lo più singoli o organizzati in deboli multicelle lineari con annesse raffiche di vento anche moderate, come si presuppone dalla simulazione di odografi molto distesi nei bassi strati a causa dell'entrata del flusso di Bora al suolo, sottoforma di downburst secchi. I fenomeni più sviluppati si avranno tra Friuli e Slovenia dove i valori di CAPE saranno più sostenuti. Per tal motivo si tiene a sottolineare come la presenza di uno speedshear decisamente molto intenso , rispetto all'energia disponibile, potrebbe ridurre la durata degli sviluppi convettivi impendendo lo sviluppo di sistemi più intensi.  Con l'entrata del fronte di bora si andrà a creare in breve tempo una debole-modesta linea di discontinuità igrometrica con moto NE-SW la quale entrerà nei comparti pianeggianti Veneti e marginalmente emiliani. Qui i fenomeni saranno poco probabili in Pianura e più probabili lungo le dorsali Prealpine Venete/Lombarde orientali con particolar riferimento ai settori Vicentini, Veronesi e Bresciani. Anche quì i rischi saranno i medesimi dell'area Friulana con fenomeni organizzati in pulse storm o piccoli clusters. I fenomeni risulteranno pressochè statici, a causa di una ventilazione molto meno intensa delle aree ad EST, ma potrebbero interessare le immediate pianure entro sera. In tutto il NE saranno possibili grandinate di piccole dimensioni (1-2cm) ma con locale accumulo al suolo. Come citato nel testo breve sussisterà una esigua probabilità di sviluppo di waterspout di fronte la costa Veneta centro-meridionale dove modelli a scala locale BOLAM-MOLOCH-HIRLAM e ad alta risoluzione AROME-COSMO simulano la costruzione di un veloce ma incisivo boundary lineare tra i flussi in entrata da NE , a nord, e una deviazione del flusso di Bora verso NW , a sud. Nonostante ciò tale ipotesi appare ancora pittosto remota a causa dell' indecisione nella localizazzione della probabile cella temporalesca.

Altri fenomeni interesseranno l'intero bacino Adriatico da NW verso SE senza particolari criticità ad eccetto di locali raffiche di vento intense.  

 

Emessa lunedì 13 aprile 2020 alle ore 19.10 UTC

Previsore: NORDIO

 

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