PREVISIONE PER GIOVEDI 04 GIUGNO 2020

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di giovedì 04 giugno 2020  

TESTO BREVE

In quota si avrà l’approssimarsi da ovest di una saccatura di origine nord atlantica, che nelle ore centrali della giornata presenterà l’asse disposto dal Mare del Nord alla Francia e penisola iberica. Essa attiverà sul centro-nord Italia un flusso sud-occidentale ciclonico e diffluente caratterizzato dall’avvezione di aria progressivamente più fredda ed instabile. Al sud permarrà un temporaneo promontorio anticiclonico sub-tropicale con associata una massa d’aria ancora stabile, sebbene in fase di esaurimento verso la serata. Nei bassi strati è attesa la chiusura di un minimo depressionario sulla Germania con saccatura estesa al Mediterraneo centro-occidentale, e con probabile formazione di un minimo secondario tra Golfo del Leone e Golfo ligure, il quale attiverà flussi meridionali caldi ed umidi attraverso il Mar Tirreno, e da sud-est sull’Adriatico. Nel contempo, un sistema frontale atlantico porterà il ramo freddo a ondularsi sull’arco alpino occidentale, snodandosi quindi tra Corsica a Sardegna e fino alle Isole Baleari. Si avrà pertanto un generale peggioramento con particolare riferimento alle regioni settentrionali, e sulle aree di Francia, Svizzera e Austria comprese nel dominio di previsione. I fenomeni temporaleschi saranno probabili fin dal mattino a partire dai settori più occidentali, per poi interessare gran parte del nord Italia entro la serata, caratterizzati da elevata frequenza e consistenti precipitazioni su settore alpino e prealpino, specie centro-orientale, levante ligure e crinale appenninico tosco-emiliano; mentre sulla Pianura Padana centro-settentrionale (fino all’Emilia settentrionale) i temporali saranno meno frequenti ma potenzialmente più severi, inizialmente in ambiente pre-frontale. Su Liguria, alta Toscana e crinale appenninico tosco-emiliano si stima un livello di pericolosità 2 per forti piogge (accumuli localmente >100 mm nelle 24 ore) e grandinate di piccole o medie dimensioni ma con accumuli al suolo; un livello 1 per intense raffiche di vento convettive ma anche di tipo sinottico e per tornado (trombe marine) possibili sulle coste liguri e dell’alta Toscana prima che il flusso sinottico abbia il sopravvento. Per le pianure di Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia settentrionale si prevede un livello di pericolosità 1 per forti piogge concentrate, grandinate di piccole o medie dimensioni (con possibili accumuli al suolo), intense raffiche di vento convettive (downburst), e tornado anche mesociclonici, sebbene in questo ultimo caso il rischio appaia relativamente basso. Sulla fascia alpina e prealpina, specie centro-orientale, si stima un livello 1 per intense piogge /(accumuli anche oltre 100 mm nelle 24 ore) e grandinate di piccole dimensioni con possibile deposito al suolo, ed un livello 0 per raffiche di vento convettive. Infine, un livello di pericolosità 0 su tutti i parametri considerati, è valido per il resto della Pianura Padana, Corsica, Lazio settentrionale, Umbria, centro-nord Marche, Slovenia e Croazia interna.

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Liguria, alta Toscana, Crinale appenninico tosco-emiliano

2 2 1 1

Pianure di Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia settentrionale

1 1 1 1
Alpi e Prealpi

 

1 1 0  
Aree a livello 0 0 0 0 0

     * trombe marine in Adriatico settentrionale

DISCUSSIONE

......Liguria, alta Toscana, Crinale appenninico tosco-emiliano.....

Su queste zone si avrà l’afflusso da SSE di aria calda ed umida nei bassi livelli che contribuirà ad elevare il CAPE fino localmente alla soglia dei 2000 J/Kg (tardo pomeriggio-sera) e il PWAT fino a 36-38 mm. Tale corrente andrà poi a convergere con un flusso da WSW lungo un fronte freddo atteso in passaggio tra tardo pomeriggio e sera. Gli altri indici di instabilità mostrano un LI alquanto elevato (fino a -6°C) nella zona frontale, ed un K fino a 35/38, mentre lo SWEAT si porterà fino a valori di 450/475. I parametri di windshear, sia direzionale che in velocità, tenderanno ad intensificarsi nel corso del pomeriggio, anche in concomitanza ad un rinforzo del getto da SW, con DLS 0-6 km fino a 20/25 m/s e LLS 0-1 km fino a 15/20 m/s, con massimi tra tardo pomeriggio e sera tra Liguria e alta Toscana. Nel contempo si incrementeranno anche i valori di elicità, con SREH 0-3 Km fino a 300/350 m2/s2, e SREH 0-1 Km fino a 250/300 m2/s2, mentre l’EHI 0-3 Km sarà compreso tra 2 e 3, e l’EHI 0-1 Km tra 1 e 1,5. Come conseguenza si evince un indice massimo SCP fino a 5/6 e un STP fino a 3. Un certo rilievo potrà rivestire, in seno al flusso meridionale che precederà il fronte, un sensibile incremento dei valori di Theta-E, sia sul piano isobarico di 950 sia su quello di 850 hPa, dovuti all’afflusso di aria calda e umida dal Tirreno. In merito alle precipitazioni, si avrà un elevato contributo orografico (lifting) sul crinale tosco-emiliano sopravvento ai flussi meridionali, mentre sulle aree costiere e dell’immediato entroterra saranno possibili QLCS prima dell’arrivo del fronte che potrà supportare l’innesco di un MCS V-Shaped. Pertanto, si ci attendono intense precipitazioni, specie sulle aree sopravvento, grandinate di piccole o medie dimensioni, ma con accumulo al suolo, e colpi di vento sia di origine convettiva (downburst), sia di natura sinottica. In merito al rischio di fenomeni vorticosi appaiono più probabili trombe marine sulle zone costiere, in prevalenza misocicloniche, ma dati i valori previsti di wind-shear, anche direzionale prima dell’arrivo del fronte, anche mesocicloniche per la possibilità di innesco di isolate supercelle in ambiente pre-frontale.

....Pianure di Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia settentrionale...

Su queste zone l’attività temporalesca sarà più probabile tra il pomeriggio e la serata, con evoluzione da ovest a est, con sistemi prevalentemente di tipo multicellulare (QLCS), sia pre-frontali e che all’approssimarsi del fronte freddo. Non sono da escludere isolate supercelle nella fase iniziale della convezione o associate agli eventuali QLCS. I parametri di windshear, sia direzionale che in velocità, appaiono molto elevati, in primis a causa del rinforzo del getto da SW, ma anche in media e bassa troposfera, con DLS 0-6 km fino a 25/30 m/s e LLS 0-1 km fino a 20/25 m/s, e picco nel tardo pomeriggio lungo un esteso boundary tra una dry-line appenninica in risalita verso nord; flussi da ESE in entrata dall’Adriatico, e correnti da NE dall’area prealpina, sia per l’effetto “barriera”, sia per gli outflow di eventuale convezione orografica. Di conseguenza appaiono significativi anche i valori di elicità, con SREH 0-3 Km fino a 500/550 m2/s2, e SREH 0-1 Km fino a 350/400 m2/s2, contestualmente a EHI 0-3 Km compreso tra 2 e 3, ed EHI 0-1 Km tra 1 e 1,5. Ciò determina, in previsione, un indice massimo SCP fino a 10/11 e un STP fino a 3-4, sempre nel tardo pomeriggio. Al contrario, gli indici di instabilità sono attesi su valori tutto sommato modesti a causa della presenza di aria non particolarmente calda e umida per il periodo, con ML CAPE massimo sui 1000/1200 J/Kg immediatamente a nord della linea del Po; LI non oltre -3/-4°C, e K index compreso tra 32 e 35. Solo lo SWEAT, risentendo delle condizioni di windshear, si porterà sopra il valore di 300, mentre il Lapse Rate 700-500 hPa è atteso su valori di 6/7°C. In aumento i parametri di acqua precipitabile, che si porteranno, nel tardo pomeriggio, sui 36-38 mm sulla Pianura Padana centro-orientale a nord della dry-line. In serata è atteso il passaggio di un QLCS di origine frontale da ovest ad est. Vi sono tuttavia alcuni fattori limitanti, come valori di CIN fino a 200/250 J/Kg (unitamente ad un CAPE non elevato) e la probabile presenza di copertura nuvolosa più o meno compatta fin dal mattino, la quale potrebbe limitare il riscaldamento nei bassi strati. Per tale ragione un livello 1 su tutti i parametri considerati appare più idoneo nonostante gli alti valori di shear.

...Alpi e Prealpi.....

Su questi settori le maggiori pericolosità deriveranno dagli accumuli di pioggia nelle zone sopravvento ai flussi meridionali causa lifting orografico, con possibili apporti anche localmente oltre i 100 mm nelle 24 ore. I fenomeni temporaleschi, del tipo cluster di multicelle, saranno dovuti in massima parte al gradiente termico verticale, specie all’avvicinarsi del fronte, ed alla costituzione di boundary di basso livello tra i flussi di derivazione orografica e le correnti sinottiche. Il livello di pericolosità 1 appare consono per forti piogge e grandinate di piccole dimensioni ma con deposito al suolo, mentre un livello 0 è stimato per raffiche di vento.

...Aree a livello 0.....

Su queste zone l’attività temporalesca sarà più localizzata e in preferenza sui rilievi appenninici, ascrivibili in massima parte al gradiente termico verticale e lifting orografico. Solo nel corso della serata l’approssimarsi del fronte freddo potrà intensificare la convezione a partire dal Lazio settentrionale, con fenomeni più consistenti a partire dalla notte. Prevarranno clusters di celle sparse o pulse storm che seguiranno le correnti settentrionali previste su buona parte della troposfera. Pertanto, appare più consono un livello 0 per locali piogge intense, isolate grandinate di piccole dimensioni, e qualche breve colpo di vento.

Emessa mercoledì 03 giugno 2020 alle ore 19.10 UTC

Previsore: RANDI

 

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