PREVISIONE PER MARTEDÌ 19 MAGGIO 2020

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SEGNALAZIONI - STORM REPORT

Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di martedì 19 maggio 2020  

TESTO BREVE

Il minimo chiuso sul Tirreno centrale associato ad un CUT-OFF isolato sul medesimo bacino muoverà lentamente verso oriente andando incontro ad un graduale processo di assorbimento che terminerà nella giornata di Giovedì. Buona parte del dominio previsionale sarà dunque sottoposto all'influenza di un isoterma relativamente fresca in medio-alta troposfera unita alla presenza di un debole ventilazione a spiccata curvatura ciclonica. Le zone interessate dall'instabilità saranno numerose con particolare riferimento ai settori del centro-nord interessati da un sistema ariticolato di fronti al suolo che porterà a più step instabili. Mentre a nord la ventilazione sarà pressochè assente, a causa della presenza del core freddo in quota, sui settori meridionali un teso ramo di Jetstream, con massimi stimati attorno a 60/70nodi risalirà da SW verso NE accompagnato da una probabile dry intrusion sui piani isobrarici di alta troposfera (500-300hPa). I fenomeni saranno di varia intensità a seconda delle zone che ora verrano descritte nel dettaglio. 

Un livello di rischio 1 è stato posto per i settori esteri Balcanici per temporali severi con annesse forti piogge, intense raffiche di vento, gradinate di medio-grosse dimensioni (3-4cm) e marginalmente tornado. Sui settori del dominio, invece, è stato posto un livello di rischio 1 su Sardegna occidentale e settentrionale per moderata-forte convezione con moderato-elevato rischio di flash flood. Un medesimo livello di rischio è stato posto per le aree Appeniniche e pianeggianti Toscane e del centro Italia per forti piogge con buoni presupposti per il rischio di  locali flash flood e grandinate di medie dimensioni (2-3cm). Un restante livello di rischio 0 è stato posto sui  settori Costieri e limitrofi di Basso Veneto e Romagna per forti piogge con possibili allagamenti localizzati e locali grandinate di piccole dimensioni.  Stessa fenomenologia sarà possibile durante le ore pomeridiano-serali al NW in primis su pedemontana lombarda e Piemontese dove, nonostante non sia stato emesso un livello di rischio 1, saranno pluasibili veloci fenomeni severi con forti piogge e locali grandinate ( si consiglia di leggere la discussione ). Dalla tarda serata possibili fenomeni lungo costa Siciliana settentrionale-orientale e poi Campania per l'approssimarsi del fronte freddo da SW. 

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Sardegna occidentale e settentrionale

1 0 0 0

Toscana e Appennini centrali

(tornado solo toscana)

1 1 0  0

Costa Romagnola e basso Veneta

0 0   0*/0 

restante livello 0

0 0  

Settori esteri balcanici

1 1 1 1

DISCUSSIONE

...Sardegna occidentale e settentrionale, Corsica meridionale e bocche di Bonifacio...

La presenza del minimo di bassa pressione(1008hPa) poco ad oriente delle bocche di Bonifacio porterà ad un aumento dell'instabilità già dalle ore immediatamente successive all emissione della previsione. Buona parte dei comparti occidentali sarà sottoposta ad un moderato flusso nord-occidentale a spiccata curvatura ciclonica, sia nei bassi strati che in medio-alta troposfera, i quali saranno responsabili dell'aumento di umidità nei bassi strati. Conseguenza del flusso umido saranno marcati valori di MixRatio (>10g/kg) e PWAT (>30/32mm) i quali andranno ad addossarsi alla dorsale occidentale dell'isola. L'innesco appare supportato, oltre che dalla vicinanza del minimo barico, da moderati valori di energia con CAPE>700-800J/kg e più a ridosso di locali boundary orografici. Ad ora le zone più propense allo sviluppo di attività temporalesca di moderata-forte intensità appaiono quelle comprese tra Sassari-Oristano-Carbonia dove durante le ore mattutine numerose celle singole o sviluppi multicellulari semi stazionari, o comunque con basse velocità di traslazione, interesseranno le coste e settori limitrofi con il rischio di forti piogge concentrate con locali flash-flood. Durante la mattinata-tardo pomeriggio altri fenomeni, riconducibili ad un blando fronte occluso interesseranno con asse NW-SE i settori della Gallura e delle bocche di Bonifacio con maggior riferimento alla zona Olbia-Tempio-Nuoro. I rischi saranno pressochè i medesimi della mattinata con accumuli complessivi che potrebbero superare i 70/80mm. Il rischio di grandinate è contrassegnato da un livello 0 per via di un profilo termico molto umido e poco idoneo alla formazione del chicco. Nonostante ciò non è da escludere qualche evento di piccole dimensioni (<1.5cm). 

...Toscana e Appenini centrali a livello 1...

L'atmosfera si denoterà molto instabile già a partire dalle prime ore della giornata con rovesci e temporali pressochè stazionari a ridosso degli Appenini centrali e Maremma Toscana. La ventilazione in quota risulterà costantemente da NE per tutta la giornata portando ad una concetrazione di Mix-ratio sui versanti sopravento dell'appeninino umbro marchigiano mentre sul versante Tirrenico la ventilazione sarà orientata dai quadranti meridionali apportando umidità ed energia nella Toscana centro-meridionale. In mattinata l'innesco sarà supporato da un sistema frontale caldo in risalita da SE il quale dovrebbe apportare, per determinate caratteristiche, temporali al più di debole-moderata intensità. Nel pomeriggio la concetrazione di CAPE creatasi con il modesto irragiamento diurno e le concetrazioni lungo numerosi boundary ad innesco orografico renderà possibile l'esplosione di numerose celle temporalesche di moderata-forte intensità. Nel dettaglio i valori di sbCAPE saranno >800-1000J/kg specie nelle valli soggette a irragiamento e su cui agiscono convergenze al suolo. La ventilazione in quota sarà debole o pressochè nulla favorendo lo sviluppo di convezione verticale e non di lunga durata. Nonostante ciò il veloce ricambio di celle e gli elevati valori di energia potranno sostenere multicelle lineari lungo boundary di basso livello specie su Maremma, Chianti e val d'Arno. Altri tra appennino Umbro e Abruzzese, nel dettaglio tra Perugia-L'Aquila-Terni. I rischi saranno legati a locali eventi di natura alluvionale, data la scarsa velocità di traslazione e la complessa orografia, e locali grandinate di medie dimensioni(2-3cm). Quest'ultime risulteranno più probabili nei settori appenninici dove i valori di umidità e PWAT risulteranno più bassi mentre i valori di CAPE più elevati. Il tutto unito all'entrata di un sistema frontale freddo da SW sagomato dall'isoterma -18˚C alla quota isobraica di 500hPa. 

...Costa Romagnola, Basso Veneta e settori limitrofi...

Su queste zone va premessa la presenza di numerosi dubbi previsionali riguardanti la relativa intensità dei fenomeni. I primi nuclei risaliranno lungo un fronte caldo in moto dal medio Adriatico con buon apporto di vorticità positiva in quota e sufficiente risalita umida nei piani di medio-alta troposfera. Al suolo la presenza di una ventilazione da NE innescata per la differenza barica presente tra Friuli e Slovenia tenderà a concetrare l'umidità e l'energia disponibile a sud della linea del Po. Il CAPE risulterà modesto con locali picchi di 600-700J/kg lungo boundary al suolo entro i limiti del PBL. La presenza di una presunta LLJ orientale di debole intensità sarà responsabile dell'apporto di elevati valori di theta-E (>50˚C) sui piani isobarici di medio-bassa troposfera i quali potranno sostenere locali fenomeni organizzati in multicelle a seguire la traccia frontale. Nonostante buona parte dei parametri faccia presagire l'emissione di un livello 1 si è deciso di non andare oltre un livello di rischio 0 a causa della presenza di un fronte caldo e quindi, in linea teorica, non idoneo allo sviluppo di convezione intensa. La prima parte, che comprenderà le ore mattutine, dovrebbe esaurirsi entro il pomeriggio e i fenomeni più intensi dovrebbero interessare l'asse Ferrara-Rovigo-Chioggia dove appare palusibile la formazione di un buondary stazionario tra i flussi di Bora e circolazione padana con innesco di un probabile debole QLCS. I rischi saranno esclusivamente legati alla possibilità di forti piogge, le quali dati gli elevati PWAT (>30mm) potrebbero risultare localmente intense e creare disagi a causa degli elevati rain-rate. Nel pomeriggio l'assorbimento del fronte caldo e una debole entrata fresca in quota innesherà dell'altra instabilità locale di breve durata a causa della scarsa ventilazione in quota con qualche grandinata di piccole dimensioni. In serata la dinamica appare ancora molto dubbia ma quache LAM( bolam e WRF su base GFS) sviluppano convezione isolata a largo della costa Veneta. Il rischio di trombe marine appare molto basso come del resto l'eventualità di fenomeni tornadici in terra ferma. 

...Altre zone a livello 0...

Altra instabilità sarà possibile sull'intera dorsale prealpina del NE in moto entro la serata verso SW. I fenomeni di maggior rilievo ad ora appaiono plausibili tra Veronese e Vicentino in evoluzione verso i settori Lombardi dove sussistono numerosi dubbi in termini di innesco. La convezione appare supportata da elevati valori di CAPE (1200J/kg circa) e una modesta avezzione di theta-E da oriente.Nonostante ciò pochi modelli appaiono concordi nell'ipotizzare un innesco tra MIlanese e Varese. In tal caso saranno possibili veloci ma intensi sviluppi singoli con evoluzione multicellulare nei pressi della pianura. Guardando al S instabilità partirà nelle ore serali-notturne sulla costa Siciliana settentrionale e poi Campana per l'approssimarsi del fronte freddo da W. Il target temporale a cavallo con il giorno successivo non permette l'emissione di un livello superiore. 

Emessa lunedì 18 maggio 2020 alle ore 20.15 UTC

Previsore: NORDIO

 

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