PREVISIONE PER VENERDÌ 14 AGOSTO 2020

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di giovedi 13 agosto 2020  

IN BREVE

In quota, tra un cut-off chiuso su Golfo di Biscaglia e una saccatura presente su Europa nord-orientale, si avrà un promontorio anticiclonico sub-tropicale con asse sul Mediterraneo centrale e fino alla penisola balcanica, il quale tenderà ad indebolirsi per l’afflusso di correnti più fresche ed instabili da SW derivate dal cut-off atlantico. Nei bassi strati un minimo depressionario, chiuso su Canale della Manica estenderà una debole saccatura al nord Italia e regione alpina, mentre sul resto della penisola permarrà l’azione stabilizzante di una relativa alta pressione in rimonta dal nord Africa. Tale saccatura sarà responsabile di una leggera ondulazione del campo di geopotenziale in medio-alta troposfera con conseguente intrusione fresca. Non si identificano sistemi frontali definiti a causa della notevole estensione del promontorio anticiclonico con progressiva frontolisi di eventuali entrate instabili. Ad ogni modo, una ventilazione a debole curvatura ciclonica indurrà locali apporti di vorticità sul settentrione del dominio previsionale. Nel dettaglio, instabilità temporalesca si manifesterà dapprima sui comparti montani, Alpini  di Lombardia, Veneto e Friuli già dalle prime ore della mattinata in progressione verso oriente a seguire la direttrice del impulso instabile.Per tali aree si è optato per un livello di rischio 0 dato da possbili piogge intense e grandinate di piccole dimensioni ma con locali accumuli al suolo dato l'apporto fresca in quota. La presenza di un profilo termico molto umido renderà poco probabile la formazione di grandinate di medio-grosse dimensioni quindi con diametri >2cm. Un livello di pericolosità 1, invece è stato emesso a partire dalla fascia prealpina Veneta-Friulana e Pianura delle 2 regioni per la possibilità di fenomenologia temporalesca localmente forte ma locale.Tale livello varrà per grandinate di medie dimensioni(2-3cm), piogge intense e locali wet-downburst di modesta entità. Un altro livello di rischio 1 è stato emesso, poi, per le pianure venete centro-orientali e comparti costieri. Tale zona, al limite con un livello di rischio 2, potrà essere interessata da fenomenologia forte-severa con annesse grandinate di medio-grosse dimensioni (3-4cm o più) e eventi di wet-downburst di entità non trascuarabile. Più basso, ma non nullo il rischio di eventi di natura vorticosa. 

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

 

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Prealpi e pianure di Friuli e Veneto

1 1 1 0/0*

Alpi e resto del Nord

0 0 0  

*trombe marine in sede Adriatica 

DISCUSSIONE

...Settori montani Alpini di Lombardia, Trentino alto-adige, Veneto e Friuli...

L'influenza dell'ondulazione in quota si farà sentire già dalla mattinata, con l'innesco di debole instabilità temporalesca prevalentemente disorganizzata. Man mano che l'impulso instabile progressivamente muoverà verso oriente l'instabilità si farà più accentuata e l'apporto fresco in quota tenderà ad organizzare numerosi nuclei singoli o multicellulari (prevalentemente cluster anche se non escluso qualche tentativo di linearizazzione specie tra Veneto e Trentino). Col progressivo aumento del gradiente termico verticale e una blanda intrusione secca sui 500hPa, i moti convettivi tenderanno a intensificarsi ma senza trovare parametri di ventilazione sufficenti a produrre fenomenologia forte o severa. I valori di CAPE su soglie moderate implicheranno un aumento della probabilità di piccole grandinate con diametri difficilmente >2-3cm ma con possibile accumulo al suolo, data la lenta traslazione dei sistemi. Lo stesso varrà per le piogge convettive che localmente potrebbero risultare non trascurabili sia sotto l'aspetto degli accumuli che di rain rate. Più blanda, invece, la possibilità di raffiche di vento intense in uscita dai temporali, anche se non escluse a causa dell'orografia presente. Entro il pomeriggio i fenomeni tenderanno a traslare verso ESE entrando nei settori sottoposti a livello 1 che ora verranno descritti.

...Prealpi Venete-Friulane ...

L'impulso muoverà verso ESE scendendo progressivamente dai settori prealpini Veneti centro-occdientali ( Veronese-Vicentino-Trevigiano) dove è plausibile un intensificazione della fenomenologia presente a causa di un miglior apporto umido presente al suolo e in medio-bassa troposfera. La ventilazione di brezza diurna presente in sede Adriatica andrà a concetrare elevati valori di CAPE lungo il profilo prealpino Veneto con valori localmente >1500-2000 J/kg e con locali incrementi nei primi 0-3km come testimoniato da LLCAPE >150-200 J/kg lungo boundary sagomati dall'orografia. Lo strato di CIN, presente nei giorni precedenti, verrà progressivamente eroso grazie all'aumento della forzante dinamica in quota e al suolo, mediante la  formazione di numerose convergenze anche moderate. Ad ogni modo, in un primo momento, la convezione potrebbe faticare ad organizzarsi fino a quando l'aumento del gradiente termico non  implicherà una decisa forzatura verso l'alto. I rischi derivanti da questi fenomeni saranno riconducibili a locali precipitazioni intense( con rain rate da elevati a molto elevati come testimoniato da una massiccia avezzione di theta-e a 850hPa) e grandinate di piccole-medie dimensioni (2-3cm). Stesso livello per possibili raffiche di vento anche se eventuali raffiche di intensità >40nodi sono, in linea teorica, escludibili a causa di una scarsa ventilazione in quota. Tale ventilazione blanda si risentirà sui valori di windshear, i quali risulteranno al più modesti (DLS 20-25 nodi). Per tal motivo la fenomenologia sarà organizzata in multicelle, prevalentemente cluster a causa della difficoltà di linearizzazione imposta dallo scarso windshear. Ad ogni modo deboli e veloci QLCS non sono eslcusi. Il moto dei fenomeni verso oriente porterà ad un successivo interessamento dei settori Friulani, dove i rischi saranno i medesimi. 

...Pianura Veneta centro-orientale, Romagna e settori costieri ...

Dal primo pomeriggio l'approssimarsi di aria fresca in quota tenderà ad innescare deboli nuclei dalla breve durata a causa di un CIN ancora moderato. Con il passare delle ore, idelamente durante il target temporale che va dalle 13.00 alle 16.00UTC, l'impluso instabile presente sulle prealpi Venete innescherà , mediante l'interazione ipotetica tra flussi da SE e outflow boundary da NW, 2-3 celle temporalesche di forte entità lungo la laguna Veneta occidentale (Rovigo-Padova-Venezia-Treviso). La presunta influenza di un regime di brezza da SW (ipotetica dry line ad innesco appenninico), intravisto da numerosi LAM e alta risoluzione (AROME, CosmoD2), darà luogo ad un temporaneo ma incisivo punto triplo di convergenza su una zona ancora difficilmente localizzabile ma presubilmente sulla bassa Laguna Veneta. La concetrazione di CAPE sarà elevata, anche a causa di SST lagunari e Adriatiche eccessivamente elevate (valori misurati di 28.5C in laguna e 27.7C in mare) le quali indurranno una buona cessione di calore latente e sensibile ai sistemi come alla brezza da SE in moto verso la pianura. Tali valori di CAPE saranno localmente >2000-2500 J/kg con punte di MuCAPE >3000 J/kg. Questi valori potranno subire incrementi locali dinanzi a boundary al suolo presenti lungo i settori di contatto tra PBL padano e PBL costiero. Il profilo termico sarà quasi saturo nelle medio-basse quote come si evince da valori di PWAT >40-42mm e mix ratio >12-13g/kg. Le principali condizioni termodinamiche prevedono l'emissione un livello di rischio maggiore ma a causa dei fattori che ora verranno elencati non si è deciso di andare oltre un livello di rischio 1.

- Scarsa forzante dinamica in quota, testimoniata da valori di windshear scarsi o al più modesti (20-25 nodi salvo locali incrementi dinanzi al sistema in discesa dalle prealpi). 

- Setup non idoneo all'emissione di un livello 2 per la mancanza di una low-level-jet e per l'elevata località degli ipotetici eventi ovvero mancanza di un passaggio generalizzato.

- Leggeri dubbi sull'erosione dello strato di CIN. 

Nonostante ciò saranno ugualmente plausibili locali eventi di forte entità organizzati in strutture singole ad evoluzione multicellulare. Non si eslcude del tutto l'innesco di 1-2 veloci supercelle prevalentemente in coda (Chioggia-Rovigo-Delta del Po) oppure sull'alto veneziano dove l'interazione tra i flussi al suolo apporterà notevole vorticità baroclina come testimoniato da modesti EHY e VGP. Eventualmente risulteranno HP con scarsa propensione alla produzione di eventi vorticosi. I rischi maggiori invece saranno connessi a eventuali grandinate anche di medio-grosse dimensioni (3-4cm o più in supercelle), piogge intense ma non durature e wet-downburst di entità non trascurabile. Nononstante la scarsa ventilazione in quota, elevati PWAT e CAPE tenderanno a forzare eventuali eventi come testimoniato da elavati valori di severity index. Altri fenomeni di moderata-forte entità si svilupperanno tra Modenese e Ferrarese ma con minor incidenza e prevedibilità. Possibile interessamento della Romagna entro la serata. 

 

Emessa giovedì 13 agosto 2020 alle ore 19.50 UTC


Previsore: NORDIO 

 

 

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